05 OTTOBRE 2023

IL SETTORE FERROVIARIO: UN PUNTO FERMO PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Andrea Sala e Lorenzo Terziani in visita ad Expoferroviaria

Anche quest'anno Syngroup è stata invitata ad Expoferroviaria presso il polo fieristico di Fiera Milano. Il padiglione dedicato alla tecnologia del settore ferroviario è posizionato a metà strada della "promenade" centrale della fiera. Quindi con un buon passo ci avviamo verso l'ingresso. Al desk per l'accreditamento c'è qualche problema con i computer e le stampanti necessari per produrre i fogli con il codice di accesso. Mi viene da sorridere perchè al di la del tornello sono in mostra prodotti e servizi ad altissima tecnologia mentre al di qua la stampante fa i capricci... e la situazione mi fa ricordare i periodi di lavoro all'estero e alcuni sketch di Little Britain. Solo per i cultori allego una delle centinaia di puntate con il tormentone "the computer says no". LINK.   

Ma siamo fiduciosi e finalmente il pronipote polimerico di Gutenberg (la stampante per i più) riesce sibilando a generare una lingua di cellulosa bianca impregnata in alcune zone di macchie nere (il biglietto di ingresso per i più).

Promenade centrale della Fiera di Milano Rho 

Negli stand pullulano frenetici gli ingegneri e i tecnici che osservano le sistemi e apparati di ogni genere necessari a far correre tubi di metallo con ruote d'acciaio (i treni per i più) su sentieri pressochè rettilinei e apparentemente infiniti (le rotaie per i più). Queste meravigliose macchine da più di 200 anni trasportano merci e passeggeri. Già perchè il primo treno scivolava sulle rotaie già nel 1804 alla velocità di circa 8km/h. Oggi le tecnologie permettono ai treni di sfrecciare a oltre 300km/h collegando in tempi brevissimo luoghi lontani.

Inutile dire che Expoferroviaria, oltre alle ovvie relazioni di business che garantisce è anche un piccolo parco giochi per audulti cresciuti a pane burro zucchero e trenini... Dalla Rivarossi fino ai più commerciali Lima.

Stand di segnaletica ferroviaria

Il mondo ferroviario offre anche moltissime curiosità ed aneddoti. Tra tutti ne riassumerò due. (1) il treno bolscevico ad alta velocità e (2) il treno danese sparito per anni. Iniziamo ma senza troppi arzigogoli.

Il treno bolscevico ad alta velocità

Quando si parla di Russia bisogna aumentare il livello di attenzione perchè quel popolo è riuscito a creare sistemi di trasporto che neanche il Codex Seraphinianus ha saputo rappresentare.

In estrema sintesi il progetto prevedeva un unica ruota centrale su un binario di cemento che era più simile ad una pista da bob che ad una massicciata ferroviaria: il Šaropoezd!

Lascio al lettore il piacere di cercare video e articoli ma per farla breve si fece solo un modello in scala ridotta per validarne il design. Purtroppo il suo andamento ondeggiante provocava una nausea insopportabili per i passeggeri e quindi il progetto fu abbandonato. C'è però ancora qualche stimatore del concept di progetto.

Šaropoezd, il treno ad alta velocità della Russia nel 1930

Il treno danese sparito

Quando si parla di Italia bisogna mettersi comodi perchè la commedia e la tragedia passeggiano sempre insieme.

In estrema sintesi sembra che uno dei treni ordinati dalla Danimarca sia andato perso in fase di consegna salvo scoprire molto tempo dopo che al posto di trovarsi tra Italia e Danimarca il treno ha attraversato miracolosamente il mediterraneo per diventare treno personale del Colonnello Gheddafi. È lecito pensare che il bel treno perso sia stato merce di scambio per qualche baratto di cui non si conoscono i termini.

Anche in questo caso lascio ai lettori il piacere di navigare su internet e cercare i numerosi articoli in merito.

Treno IC4 in Libia

SCRITTO DA

ANDREA SALA